No alla guerra. Finalmente buone nuove dal Parlamento.

tre stelleScansato l’incubo di una Bonino che, grazie a davvero bizzarri strumenti di consultazione interna, avrebbe potuto essere la candidata del Movimento Cinque Stelle per la Presidenza della Repubblica, finalmente una davvero bella iniziativa contro la guerra:  l’incontro della neonata Commissione Esteri del Movimento Cinque Stelle con le principali associazioni impegnate in Afghanistan (prima tra tutte Emergency)  per lanciare  una campagna per il ritiro delle nostre truppe da questa guerra costata, finora, un fiume di miliardi e infiniti morti (tra i quali quasi un centinaio di soldati italiani).

Una iniziativa alla quale ha fatto subito sponda, oltre all’ineffabile Napolitano, il neoministro della Difesa  Mario Mauro che, dall’Afghanistan, ha ribadito il NO a qualsiasi ritiro mentre la Bonino (ma ci si poteva aspettare qualcosa di diverso?) ha ribadito nel suo messaggio inaugurale il “rilievo delle dimensioni europea ed atlantica nella proiezione internazionale dell’Italia”. Ma c’è di più e di peggio. Ha anche ribadito “l’urgenza di un sempre più profilato impegno della comunità internazionale per accelerare una soluzione politica della crisi siriana con l’uscita di scena di Assad.” In altri termini consegnare alla luce del sole  ai “ribelli siriani” quello che finora viene garantito solo dalla Francia e dalla Gran Bretagna: armi anticarro e antiaereo.

Insomma, un’altra Libia. E se in Siria, per l’opposizione di Russia e Cina, non è possibile procedere dapprima con una “no fly zone” e poi con i bombardamenti, ci si affida per far crollare questo ennesimo “stato canaglia” ai continui attentati, alle autobombe, alla esecuzione di inermi civili compiute da tagliagole, come quelli inglobati nell’Esercito di Liberazione Siriano già riconosciuti dal Governo Monti  come “legittimi rappresentanti del popolo siriano”.

Contro questa “guerra per procura” (sciaguratamente vista come un’altra “primavera araba” da non pochi settori della “sinistra”) la mobilitazione in Italia è ancora insufficiente. Qualcosa la si sta facendo nel campo della controinformazione, ad esempio tramite il sito www.sibialiria.org di Marinella Correggia o qualche pagina facebook.

Speriamo che nei prossimi giorni dal Movimento Cinque Stelle parta una iniziativa per fermare anche questa guerra che, in una nazione di 20 milioni di abitanti, è già costata in due anni 80.000 morti e un milione di profughi.

Francesco Santoianni

 

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P.S. Nella foto tre parlamentari della Commissione Esteri del Movimento Cinque Stelle

 

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