Grillo e la rivolta in Egitto
Sono per natura curioso e, così mi intrigava conoscere la posizione del Movimento Cinque Stelle sulla rivolta e il conseguente golpe che, in Egitto, ha detronizzato il potere dei Fratelli Mussulmani; argomento che sta tenendo banco su tutti i Media mainstream, verosimilmente terrorizzati che una rivolta di tale entità possa verificarsi anche in Italia.
L’unica posizione “ufficiale” che ho trovato è riportata nella pagina Facebook della Commissione Esteri dei Parlamentari Cinque Stelle. Un breve testo, non so perchè, scritto in inglese e che qui riporto integralmente:
<<The 5 Stars Movement group of deputies in the Italian Parliament takes cognisance of the on-going protests in the Arab Republic of Egypt. The 5 Stars Movement encourages all parties to resolve their differences in a peaceful and democratic spirit.
The stability and peace in Egypt remains vital for the progress of democracy in the region and the ultimate well being of all the Egyptians.
We are particularly worried about sexual harassment during the demostrations: hundreds of Egyptian women recently took to the streets of Tahrir Square to protest the nonstop harassment they must endure whenever they emerge from their homes and onto the streets. We hope that the violence in the streets of Al Cairo will stop and we also hope that the Italian government will do anything in order to contribute to a peaceful resolution in the Egyptian country.>>
Insomma, nessuna comunicazione o analisi politica di quanto sta accadendo, ma una condanna di stupri subiti da alcune manifestanti e uno stucchevole invito, agli Egiziani, a risolvere la questione “pacificamente e con spirito democratico” e, al governo italiano, a “fare qualcosa per contribuire ad una soluzione pacifica”. Francamente mi sembra un po’ poco, sopratutto considerando che Grillo, appena qualche mese fa, tentava una equiparazione tra la rivolta in Egitto che aveva defenestrato Mubarak e le potenzialità del Movimento Cinque Stelle.
Ancora più deludente è stata, poi, la ricerca sulla Rete di posizioni espresse da singoli attivisti Cinque Stelle sulla questione. E una lunga ricerca su quella che dovrebbe essere la “pagina ufficiale” del Movimento Cinque Stelle porta sostanzialmente ad un “forum” “Gli avvenimenti egiziani: una lezione per il futuro?” popolato da ben tre (sgangherati) interventi.
Ma, insomma, si può andare avanti così?
Ma davvero quello che sta succedendo in Egitto (un pur oceanico movimento di massa che rischia, in assenza di una guida politica, di consegnarsi ai militari) non merita una discussione collettiva in un Movimento che ha preso quasi nove milioni di voti e che, per l’ennesima volta, si mostra assolutamente impreparato anche solo a discutere di temi ed argomenti che hanno una forte connotazione politica e che meritano osservazioni puntuali e non sbrigative ed ecumeniche considerazioni?
E, come si diceva una volta; apriamo il dibattito.
Ad esempio, cominciando da qui.
Francesco Santoianni
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