Ma dove troviamo i soldi per rimpiazzare l’IMU?

Strano che quasi nessuno si ponga un’altra domanda: dove troveremo, quest’anno, 90 miliardi di euro per pagare gli interessi sul debito pubblico? Pagare a chi? Alle banche (soprattutto straniere) che continuano ad acquistare soldi nostri dalla BCE, all’interesse dell’1%,, e con questi acquistano titoli di Stato che garantiscono interessi del 4,2%.

Un mostruoso meccanismo che sta strangolando sempre di più intere nazioni che, ogni giorno di più, si trovano costrette, con le “privatizzazioni, a svendere le loro risorse (immobili, trasporti, beni comuni…) e a tagliare i servizi. Ovviamente, senza riuscire a togliersi il cappio: non a caso dopo un anno di Governo Monti e di macelleria sociale il nostro debito pubblico è salito del 2 per cento.

E, allora, che si fa? L’Islanda, l’Argentina, l’Equador… hanno dichiarato default, hanno cancellato il debito e si sono riprese. E in Italia? Buona la proposta di Grillo di un referendum per uscire dall’Euro. E anche quella di nazionalizzare senza indennizzo le banche italiane (la stragrande maggioranza pubbliche fino a quando il Governo d’Alema non ne impose la privatizzazione). E anche quelle che il Movimento Cinque Stelle si appresta a presentare in Parlamento. Io aggiungerei anche la nazionalizzazione senza indennizzo delle principali aziende e la restituzione ai cittadini del maltolto. Ma questo, dirà qualcuno, sarebbe l’inizio della Rivoluzione? Credo proprio di si.

Avanti Popolo.

Francesco Santoianni

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