Guerre, sanzioni, terrorismi
Perché la Prima guerra mondiale? Come le innumerevoli che l’avevano preceduta, quella guerra, prevalentemente, servì per accaparrarsi nuovi mercati e materie prime, eliminare la concorrenza, aumentare i profitti. E la Seconda? Nel 1929 c’era stata la più grande crisi mai conosciuta dal sistema capitalista: saturazione dei mercati e, quindi, sovrapproduzione. Per l’Imperialismo c’era, quindi, l’esigenza di distruggere quello che la Prima non era riuscito a fare: le metropoli. E con la “ricostruzione” e nuove merci da immettere sul mercato, garantire per anni la tenuta del saggio di profitto. Così è nato, negli USA, quell’abominevole complesso militare-finanziario che, nel “dopoguerra” ha alimentato le guerre (1945-1980: 40 milioni di morti). Guerre oggi rivolte prevalentemente verso stati che, ad onta dei tanti rinnegati, capitalisti non sono. In primo luogo la Russia e i suoi “satelliti” (Jugoslavia, Cuba, Venezuela, Donbass. Libia, Siria…).
Guerre condotte anche con sanzioni, come quelle oggi imposte alla Siria.
Guerre condotte anche per procura finanziando bande di terroristi che, in qualche caso colpiscono anche i loro burattinai.
Guerre che si direbbe non interessino più tante anime belle della “sinistra” oggi stregate dalle Armi di Distrazione di Massa imposte da Repubblica, ONG & affini.
Su questo argomento, per ora accontentatevi della manciata di videoclip messi qui sotto. Altri videoclip e una valanga di articoli li trovate sulla mia rubrica “I Media alla Guerra“, su L’Antidiplomatico.It e sul mio blog “di battaglia”: Pecora Rossa.