Bufale di guerra e di pace
Forse perché sono distratto, quando trovo qualcosa che mi avvince, mi trasformo. Mi piacciono le detective stories, l’acume di poliziotti come Bosh o Lincoln Rhyme. E mi piace, sopratutto, scovare le incongruenze che spacciano i media: gli stessi che, sfacciatamente, lanciano crociate contro le Fake News. Ho cominciato ad occuparmi di Bufale (o Fake News) scrivendo sul sito Sibialiria; dapprima analizzando l’illogicità di certi reportage di guerra, poi attrezzandomi con adeguati software e hardware ho cominciato ad analizzare video, fotogramma per fotogramma, scoprendovi, spesso bufale clamorose .
Chi detesto di più nel mio campo? Intanto, i debunker di regime che operano per smascherare non già blasonati media al servizio dei Signori della Guerra ma qualche ingenuo “complottista” che credeva di aver visto in un video o immagine chissà quale manipolazione. Lo scopo dei debunker di regime? Far credere che chiunque si permette di mettere in dubbio la “verità ufficiale” è un pazzo complottista da allontanare da Internet. L’altra categoria che detesto è quella dei “complottisti per default” ai quali avevo già dedicato articoli come questo.
Chi ammiro di più? Senza ombra di dubbio, l’americano Adam Larson che, ha appena aperto una scuola on line per formare altri esperti in Fake News. Io, nel mio piccolo, ho già cercato di svelare alcuni segreti di bottega nel mio corso su Youtube. Dateci una occhiata e se volete leggere l’analisi di qualche fake news, oltre ai video qui sotto e l’articolo sulla “Madre di tutte le bufale”, altri miei contributi li trovate su Pecora Rossa e su L’Antidiplomatico.
La “Madre di tutte le bufale”
Se ho fatto bene i conti finora ho pubblicato 272 articoli sulle bufale. Se non avete niente di meglio da fare, divertitevi a cercarle su Pecora Rossa o nella mia rubbrica su L’antidiplomatico. Qui voglio riportare solo un articolo su quella che è stata definita “La Madre di tutte le bufale”: Le mani mozzate ai bambini belgi dai Tedeschi nel corso della Prima guerra mondiale. Servì a convincere il popolo italiano (allora alleato con l’Impero austroungarico) ad entrare in guerra contro l’Impero austroungarico. Una bufala che solo Benedetto Croce osò denunciare e che costò al nostro Paese 400.000 morti.
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I target delle bufale di guerra: Siria, venezuela, Russia, Corea del Nord…
Altri videoclip
Bufalame vario: dalla Boldrini alla Lorenzin