Leggere & scrivere

“Che altri si vantino dei libri che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelli che ho letto” declamava uno scrittore a me particolarmente caro, Jorge Louis Borges. Ma, siccome non riesco a porre freno alla mia vanità, vi parlerò subito dei libri che ho scritto.

 Cominciamo con i primi quattro (i titoli completi, come per gli altri, li potete leggere nel mio curriculum). Non lo dico solo io, ma sono considerati in Italia la “bibbia” del Disaster Management  e costituiscono testi “ufficiali” in corsi di laurea in Protezione civile. Non ve ne frega nulla? Passiamo, allora, ad un argomento più intrigante.

Per scrivere “Topi” (considerato che allora le ricerche non si facevano comodamente su Internet) ci ho impiegato sei anni. Ma ne è valsa la pena. E il libro (potete sfogliarlo qui) che mi ha  dato più soddisfazioni. Come , ad esempio, una presentazione con tutti i crismi al Maurizio Costanzo Show. E poi una serie di edizioni estere: in tedesco, portoghese, coreano (scusate se per quest’ultimo non metto il link, ma non so come si scrive “Giui Ua Ingan” in coreano) .

Poi ci sono libri dedicati ai disastri. Il più “famoso” di questi anche per via di alcuni passaggi televisivi è stato “Disastri”. “Le fabbriche della paura” è durato lo spazio delle mobilitazioni contro le centrali nucleari. “Rischio e vulnerabilità” ha aperto in Italia la strada al dibattito sul Disaster Management (per scaricarlo gratuitamente in formato ebook clikkate qui). Ma il libro di questa “serie”  al  quale sono più affezionato è “L’ultima epidemia”, (é stato il primo testo italiano sulle armi biologiche) in quanto me lo aveva commissionato una persona davvero eccezionale: Padre Ernesto Balducci.

Poi ci sono i libri destinati ai ragazzi. All’ultimo minuto edito dalla Giunti, In caso di emergenza, un libro per le scuole elementari e, sempre della Giunti, “Che Disastri“: un manuale di protezione civile, splendidamente illustrato da Roberto Luciani.

E ora i thriller, l’altra mia grande passione.

Il primo è stato “Fuoco dal Cielo“; pubblicato nel lontano 1993 e subito fallita la casa editrice (Honi soit qui mal y pense) ho passato dodici anni per riacquistarne i diritti. Chi volesse sfogliarlo nella versione ebook che ho realizzato e messo sul web per alcuni amici che me lo chiedevano (“Vesuvio File“) può clikkare qui.  

L’altro thrillerone è “L’Uomo di Leningrado“.

E ora, visto che ogni armadio ha il suo scheletro, “Come si fa Acchiappanza”;  Ripubblicato nel 1993 con il titolo “Desperados & Desperadas” è stato un piccolo bestseller (10.000 copie) che mi ha procurato anche una piccola quanto imbarazzante apparizione televisiva. Per farmi perdonare l’infamia ho deciso di regalarlo come ebook. Chi lo volesse può clikkare qui.


E ora, i libri più belli che abbia mai letto. 


 

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